12 strategie efficaci per evitare lo spam e migliorare la deliverability
L’email marketing è uno degli strumenti più efficaci per comunicare con il tuo pubblico, ma il rischio di finire nella cartella dello spam è sempre presente. I filtri anti-spam sono diventati sempre più sofisticati, ma con un po’ di attenzione è possibile superarli e garantire che i tuoi messaggi arrivino a destinazione. Ecco una guida completa con tecniche, metodi e ciò che non devi fare per migliorare la deliverability delle tue email.
1. Usa un indirizzo email affidabile
Un indirizzo email generico o non verificato può far scattare l’allarme dei filtri anti-spam.
Ecco un paio di azioni prioritarie per evitarlo.
Evita indirizzi generici come Gmail, Yahoo o Hotmail. Usa, piuttosto, un dominio personalizzato (es.: newsletter@iltuodominio.com).
Inoltre, configura correttamente il tuo dominio con:
- SPF (Sender Policy Framework) per autorizzare i server di invio.
- DKIM (DomainKeys Identified Mail) per firmare digitalmente i messaggi.
- DMARC per evitare spoofing e frodi legate al tuo dominio.
Mailforce consente di validare i domini mittenti dei propri clienti in modo molto semplice.
2. Evita parole e frasi “spammose”
I filtri anti-spam analizzano il contenuto delle email alla ricerca di parole sospette. Evita termini come:
“GRATIS”, “Clicca qui”, “Offerta imperdibile”, “Vinci ora”, “Ultima occasione”.
Non abusare di punti esclamativi (!!!) o lettere maiuscole: sembrano urlare al destinatario.
Facciamo un esempio di oggetto spammoso:
“GUARDA QUI!!! Offerta ESCLUSIVA per TE!!!”
Punta, invece, a qualcosa di più efficace:
“Ciao Marina, una sorpresa speciale ti aspetta!”
Cosa cambia?
Il secondo oggetto è più personale e naturale ed evita l’aggressività tipica delle email indesiderate.
3. Bilancia testo e immagini
Un’email con troppe immagini o troppo poco testo può sembrare sospetta ai filtri spam.
Segui queste regole:
- Mantieni un rapporto 70% testo e 30% immagini.
- Usa immagini leggere (riduci la dimensione in KB) per evitare che le email vengano bloccate.
- Aggiungi un alt text alle immagini per descriverle, così anche se non vengono caricate il destinatario capirà il contesto.
4. Non inviare allegati inutili
Gli allegati sono uno dei principali trigger per i filtri anti-spam. Se non strettamente necessario:
- Evita di includere file allegati, soprattutto eseguibili (.exe) o archivi compressi (.zip).
- Se devi condividere documenti, usa link a risorse ospitate su servizi affidabili come Google Drive o il tuo sito web.
Leggi qui per approfondire come risolvere in Mailforce.
5. Segmenta e pulisci la lista dei contatti
Inviare email a contatti non interessati o inesistenti è dannoso.
Segui queste pratiche:
- Usa il double opt-in per confermare l’iscrizione degli utenti.
- Pulisci periodicamente la tua lista eliminando:
- Indirizzi che non aprono le tue email da mesi.
- Indirizzi non validi che generano bounce (email rimbalzate).
- Eventualmente utilizza strumenti ad-hoc per il list cleaning, come il nostro Dropbounces.
- Segmenta i tuoi contatti in base a interessi, comportamento o località per inviare contenuti più rilevanti.
6. Evita la sovraesposizione
Non bombardare i tuoi contatti con email troppo frequenti. Questo può:
- Irritare i destinatari, portandoli a segnalare le tue email come spam.
- Ridurre l’efficacia delle tue campagne.
Consiglio: crea un calendario editoriale per stabilire una frequenza di invio sostenibile, come una newsletter settimanale o mensile.
7. Scrivi un contenuto autentico e rilevante
I filtri analizzano anche il modo in cui il testo è scritto. Evita:
- Testi troppo generici o vaghi.
- Esagerazioni eccessive come “Il miglior prodotto di sempre!!!”.
Ecci un esempio di testo spammoso:
“Compra subito il nostro prodotto miracoloso! È il migliore sul mercato!!!”
Questo, invece, potrebbe essere un testo più efficace:
“Hai mai pensato a un prodotto che semplifica le tue giornate? Scopri come il nostro servizio può aiutarti a risparmiare tempo.”
8. Non abusare di link o call-to-action
I link sono utili, ma se ne usi troppi rischi di sembrare sospetto:
- Limita i link a 1-2 per email.
- Usa URL leggibili e affidabili, evitando URL accorciati come bit.ly (a meno che non sia strettamente necessario).
- Inserisci una call-to-action chiara ma non invadente, come “Scopri di più” o “Visualizza l’offerta”.
9. Personalizza le tue email
Le email anonime o generiche sembrano spam. Personalizza:
- L’oggettio: usa il nome del destinatario, se possibile (es.: “Ciao Francesco”).
- Testo: segmenta i contenuti in base agli interessi dell’utente.
Strumenti utili: la maggior parte delle piattaforme di email marketing (anche Mailforce, con i suoi “campi personalizzati”) offre opzioni per rendere dinamici automaticamente i messaggi.
10. Aggiungi un’opzione di cancellazione visibile
È obbligatorio per legge, ma anche una best practice. Un link chiaro per disiscriversi riduce il rischio di segnalazioni come spam.
Esempio:
“Non vuoi più ricevere queste email? Clicca qui per disiscriverti.”
11. Controlla e testa prima di inviare
Prima di inviare una campagna, verifica:
- Il punteggio spam con strumenti come Mail Tester e le indicazioni che ti fornisce Mailforce durante la creazione della tua email.
- La visualizzazione su diversi dispositivi e client email (in modo manuale, inviando l’email su diverse caselle email, oppure con strumenti professionali come Litmus).
- Eventuali errori di grammatica o link non funzionanti.
12. Migliora la reputazione del mittente
La reputazione del tuo dominio e del tuo indirizzo email è cruciale. Per migliorarla:
- Invia solo email a chi ha dato consenso.
- Mantieni un basso tasso di bounce (<2%).
- Assicurati che il tuo tasso di apertura sia superiore al 20%.
Conclusione
Seguendo queste tecniche e, soprattutto, evitando gli errori più comuni che ti abbiamo indicato, non solo migliorerai la deliverability delle tue email, ma rafforzerai anche la fiducia dei tuoi lettori.
Ricorda: l’obiettivo non è solo evitare lo spam, ma creare connessioni autentiche e portare valore reale ai tuoi destinatari.